Psicologia: Aracnofobia

L’aracnofobia fa parte delle fobie semplici, ed è la paura incontrollabile dei ragni, il solo pensiero terrorizza un gran numero di persone, a volte il disagio è talmente intenso e forte, che la vista di un ragno può scatenare dei veri e propri attacchi di panico.

Pur essendo solo dei minuscoli animaletti, la paura che suscitano è la più diffusa in assoluto nella cultura occidentale, insieme a quella per i topi ed i serpenti, molti non temono solo i ragni, ma anche le loro elaborate ragnatele, forse perché queste trasmettono l’idea di restare intrappolati e non avere alcuna via d’uscita.

L’aracnofobia in effetti nasconde disturbi molto più gravi, a seconda della gravità si possono avere reazioni diverse, si passa dalla semplice repulsione, fino alla degenerata ossessione per essi ed a reazioni irrazionali, oltre che sproporzionate.

Alcune persone manifestano: vomito, sudorazione eccessiva, aumento della frequenza cardiaca, nausea e respiro affannoso.

Le cause dell’aracnofobia possono essere diverse, come: uno squilibrio di alcuni neurotrasmettitori, la paura può essere comune ad alcune culture, un’esperienza traumatica con i ragni o semplicemente per una risposta condizionata, dopo aver visto la reazione di paura in altre persone.

Essendo un disturbo prettamente psicologico, va trattato come tale, per cercare di ridurre l’ansia, alcune persone cambiano addirittura il proprio stile di vita, evitando di vivere in zone di campagna o a non voler uscire di casa in determinati periodi dell’anno.

Molto efficace la cura della desensibilizzazione sistematica, che consiste nell’aiutare la persona ad affrontare e superare gradualmente la sua paura, ripartendo dalle origini della sua fobia, con la prescrizione del sintomo, facendo gradualmente avvicinare la persona all’animale che scatena la sua fobia.

Pensi di soffrire di questo disturbo? Puoi provare a chiedere una consulenza a una psicologa a Verona per un consulto online o in studio.