Le patologie più comuni nella terza età

Con la terza età purtroppo appaiono alcune patologie che si possono definire addirittura comuni per gli anziani. Capire quali sono queste patologie è fondamentale per prendersi correttamente cura di una persona in là con l’età.

1.     Le cardiopatie

Tanto per iniziare, le persone anziane spesso sono affette da patologie che colpiscono l’apparato cardiocircolatorio. Bisogna infatti ricordare che l’età risulta essere uno dei principali fattori di rischio dell’infarto cardiaco. In altre parole, quando l’età aumenta cresce anche il rischio di avere un infarto. Purtroppo, le patologie cardiache non finiscono qui poiché possono presentarsi altre problematiche come, ad esempio, l’ipertensione arteriosa, la tachicardia, la trombosi venosa profonda, la vasculite. Si tratta sempre di paleontologia legate da tenere sotto osservazione, anche grazie all’intervento di un valido infermiere a domicilio. Se desideri avere ulteriori approfondimenti, vai su www.infermiereadomicilioroma.it

2.     La demenza senile

Purtroppo, il processo di invecchiamento cellulare colpisce anche le cellule del cervello poiché nessuna è esclusa. Compaiono, infatti, le cosiddette patologie neurodegenerative, di carattere cronico e progressivo, ovvero che peggiorano sempre di più con l’avanzare del tempo. Spesso nelle persone anziane si inizia a notare qualche piccola dimenticanza e un po’ di confusione che con il passare del tempo si tramutano in qualcosa di più serio. Spesso infatti viene quindi diagnosticata la demenza senile o il morbo di Alzheimer.

Prima di passare oltre, occorre ricordare che si tratta di patologie neurodegenerative anche quando si parla morbo di Parkinson, altro comune denominatore della terza età che, seppure si manifesti con un tremore, ha origine neurologica.

3.     L’osteoporosi

Naturalmente, durante la terza età compaiono anche delle crescenti difficoltà motorie e deambulatorie. Oltre a una minore capacità generale, spesso si mette di traverso anche la cosiddetta osteoporosi, una patologia che comporta un progressivo indebolimento delle ossa le quali diventano incapaci di legare che un elemento fondamentale come il calcio.

La superfice ossea diventa quindi porosa e fragile: lo scheletro è maggiormente soggetto a fratture importanti dopo le quali una persona anziana difficilmente torna a camminare come prima, perdendo un altro tassello della sua autonomia e indipendenza.

 

Come liberare gli scarichi di casa con le maniera forti

È abbastanza probabile che tutti, almeno una volta, nella loro vita abbiano avuto a che fare con degli scarichi intasati e otturati. Dopo aver provato di tutto come soluzioni fai da te, ricette naturali, sturalavandini e simili, non resta altro da fare che far ricorso alle maniere forti, ovvero far scendere in campo dei prodotti specifici corrosivi che vanno maneggiati con grandi cura e attenzione onde evitare di farsi male.

La classica candeggina

In pochi sono a conoscenza del fatto che nella stragrande maggioranza dei prodotti professionali per lo spurgo Roma è presente ipoclorito di sodio, ovvero della candeggina, un prodotto che tutti dovrebbero già avere abitualmente in casa per le pulizie e altri usi simili. Chi ha problemi di scarichi otturati e sporchi, dovrebbe tenere a portata di mano della candeggina che è leggermente corrosiva. Va versata nello scarico dopo che si nota una certa lentezza. Se l’acqua impegna un sacco di tempo a scendere nello scarico , probabilmente la colpa è della sporcizia che può essere ridotta e fatta scivolare via con la candeggina.

La soda caustica

Per liberare uno scarico intasato che proprio non ne vuole sapere, si può far ricorso alla soda caustica che è corrosiva. Si usa nelle situazioni disperate quando l’acqua proprio non scende e si presentano anche cattivi odori che risalgono dalle tubature. La soda caustica è un’alternativa valida ma chi, giustamente, non se la senta può ugualmente richiedere uno spurgo Roma professionale.

L’acido muriatico

In caso di scarico intasato, si può anche far ricorso a una soluzione di emergenza come l’acido muriatico, altro prodotto corrosivo che ha il pregio di restituire degli scarichi perfettamente puliti dove l’acqua scorre senza intralci e non si sente nessun cattivo odore che arriva dagli scarichi domestici.

Proprio come la soda caustica, anche l’acido muriatico va maneggiato con estrema cura. Meglio indossare i guanti e dosarla con grande attenzione, avendo cura che resti sempre lontano dai bambini. Brucia chimicamente la pelle e in caso di contatto, occorre rivolgersi al più vicino pronto soccorso.

Produzione sottrattiva: di che cosa si tratta

Si parla di produzione sottrattiva per indicare una specifica metodologia a cui si fa ricorso nell’industria manifatturiera. Per dar vita a diversi generi di prodotti, si rimuove il materiale da un blocco iniziale. Di solito, questo tipo di lavorazione viene prediletta quando si opera su materiali come metalli e legno. Dopo aver parlato brevemente di come si definisce la tecnica sottrattiva, non resta che vedere alcuni esempi concreti che aiutano a capire subito meglio.

Foratura

Tanto per iniziare, si parla di foratura per indicare un processo mediante il quale si formano dei fori. Di solito, si usano delle punte da trapano o soluzioni simili per forare materiali come metallo o legno. In questo processo come in tutti gli altri di produzione sottrattiva, è inevitabile produrre residui di materiale che prendono il nome di trucioli. Per garantire un lavoro di qualità e una maggiore durata degli utensili, occorre utilizzare dei trasportatori trucioli che asportano tutti gli scarti.

Fresatura

Una tecnica di produzione sottrattiva molto comune è la fresatura che prevede di utilizzare una fresa rotante al fine di rimuovere del materiale da un pezzo fino a ottenere la forma voluta. Si tratta di un lavorazione molto utilizzata sui componenti meccanici per realizzare anche dei pezzi su misura.

Tornitura

Invece, il processo della tornitura prevede che una lama tagli il materiale mentre questo viene messo in rotazione. Tramite la tornitura, si dà vita a un pezzo di forma conica o cilindrica. È proprio quello che succede per realizzare assi, bulloni, bussole, boccole, viti e altri componenti di questa forma.

Erosione a filo

Quando si parla di erosione a filo, si fa riferimento a una tecnica che sfrutta un filo conduttivo per rimuovere il materiale grazie all’erosione elettrica punto in sostanza, il filo creato dall’elettricità, si muove all’interno del materiale fino a creare la forma. Si tratta di una tecnica a cui si fa ricorso quando occorre una massima precisione.

Sgorbiazione

Infine, la sgorbiazione è un’altra tecnica di produzione sottrattiva che si utilizza nella lavorazione del legno per rimuovere con uno scalpello o una lama il materiale da un pezzo grezzo.

Che cosa controllare prima di salpare? La lista completa

Finalmente è arrivata l’ora di rendere il largo per una gita giornaliera oppure per una vacanza in barca. Non c’è niente di più bello che veleggiare sulle acque cristalline dei meravigliosi tratti di costa italiani che infatti hanno ottenuto più volte il premio di Bandiera Blu. Si possono scoprire delle calette nascoste irraggiungibili se non via mare oppure godere di un punto di vista privilegiato del tramonto. E che dire poi dei fuochi d’artificio? In occasione di feste patronali e simili, assistere allo spettacolo pirotecnico dal mare è qualcosa di impagabile. Tuttavia, prima di salpare occorre spendere qualche minuto per svolgere alcune operazioni preliminari che risultano più che fondamentali per la sicurezza della navigazione e dell’imbarcazione.

Verificare le condizioni meteo

Prima di salpare e lasciare il porto turistico, è fondamentale controllare le condizioni del meteo. Non basta controllare quelle normali che si guardano tutti i giorni prima di organizzare una gita, ma si tratta di previsioni meteo più specifiche. Le condizioni del mare cambiano in maniera molto più veloce e repentina rispetto alla terra ferma perciò occorre prestare massima attenzione onde evitare di ritrovarsi in mezzo a una violenta tempesta.

Controllare la radio

Prima di mollare gli ormeggi, occorre verificare la funzionalità dei sistemi radio. Tutte le apparecchiature di comunicazione devono essere in buone condizioni di funzionamento. Per fare un veloce test, è sufficiente inviare una comunicazione al canale 16. Non è possibile pensare che lo smartphone basti e avanzi perchè anche a poca distanza dalla costa può non esserci campo e quindi risultare in caso di emergenza.

Esaminare il motore

Mai sottovalutare l’importanza di un motore, anche quando si tratta di una imbarcazione a vela poiché il motore è comunque un ausilio in condizioni avverse. I livelli dl carburante e olio sono da esaminare con attenzione onde evitare brutte sorprese.

Controllare l’ancoraggio

Nella check list prima di salpare non poteva mancare il controllo dell’ancoraggio che rappresenta un sistema di sicurezza fondamentale. L’estremità dell’ancoraggio deve essere urtata contro l’anello con catena e cavo in buone condizioni.

Falsa malattia: cos’è e come scoprirla

Forse alcuni hanno ancora sentito parlare di falsa malattia ma non sanno esattamente di che cosa si tratta oppure lo sanno benissimo ma non sanno come scoprirla e che cosa fare di conseguenza. Ecco allora una breve guida che spiega tutto filo per segno.

Che cos’è la falsa malattia

Si parla di falsa malattia per indicare un comportamento scorretto che alcuni dipendenti mettono in pratica per starsene a casa dal lavoro. Inviano il certificato di malattia per poter avere l’indennità di malattia sebbene stiano benissimo. Tuttavia, non sta a casa rispettando le fasce orarie ma fa tutt’altro. Alcuni se ne stanno al mare mentre altri fanno addirittura una seconda attività lavorativa.

Per contratto, un dipendente deve stare a casa quando malato e non mettere in atto comportamenti che possano pregiudicare la sua guarigione. Se un lavoratore non si prende cura della sua salute, sta violando gli obblighi contrattuali. Vale a dire che il datore di lavoro ha una giusta causa per licenziare.

Come scoprire la falsa malattia

Dopo aver brevemente definito la falsa malattia, arriva finalmente il momento di capire come si può scoprire. In linea di massima, per pizzicare un furbetto che mente sulle sue reali condizioni di malattia, basta mandargli a casa il medico dell’INPS. Nel preciso momento in cui un datore di lavoro si accorge che un dipendente invia il certificato di lavoro a ridosso del fine settimana, quando dovrebbe rientrare dalle ferie o per allungare le feste comandate, vale la pena fare un controllino un po’ più approfondito.

Tuttavia, spesso non è sufficiente perché le richieste che pervengono al medico del lavoro sono davvero tante, talmente tane che non riesce a passare da tutti. Va a finire che qualcuno passa tra le maglie larghe del sistema riuscendo a farsi i fatti suoi e stare più lontano possibile dalla scrivania. Per sapere davvero che cosa succede, potrebbe esser utile affidarsi a un detective esperto in investigazioni private che fornisce anche il servizio di controllo dei dipendenti. Per info e / o prenotazioni, vai su www.investigazioniamilano.it

Vacanze in Sud America: dove andare e cosa vedere

Il Sud America è un tesoro di cultura, natura e bellezza mozzafiato che aspetta solo di essere scoperto. Questo continente vi offre l’opportunità di immergervi in una ricca storia che risale a migliaia di anni fa, sperimentare un assortimento variegato di cucine e godere di un paesaggio che varia tra maestose montagne, foreste pluviali impenetrabili, spiagge sabbiose e metropoli pulsanti. Ogni paese in Sud America ha il suo fascino unico, la sua anima, ed è lì che risiede la magia del viaggiare in questo angolo del mondo.

Il Sud America è un continente di contrasti, dove la modernità convive con le antiche tradizioni indigene. Questo è il luogo in cui potete passeggiare tra i resti di potenti imperi come gli Incas, gli Aztechi e i Maya, scoprire le radici della samba e del tango, o osservare una delle numerose specie di fauna selvatica uniche che vivono nelle sue foreste, montagne e oceani. Non c’è niente di simile al Sud America e vi promettiamo che un viaggio qui sarà un’avventura che ricorderete per sempre. Per sapere di più è possibile visitare il portale Viaggiafree.it. Infatti, su questo sito web è possibile trovare tutte le informazioni riguardanti le città principali del Sud America.

Le principali città da non perdere 

Tra le mete imperdibili c’è Buenos Aires in Argentina. Conosciuta come il “Parigi del Sud America”, Buenos Aires offre una vibrante vita notturna, un’architettura neoclassica affascinante e un amore per il tango che si può quasi toccare. Non perdete la Casa Rosada, il quartiere di San Telmo e la Boca, con il famoso “Caminito”.

E’ bene menzionare anche Rio de Janeiro in Brasile: La Città Maravilhosa è famosa per il suo carnevale, le spiagge di Copacabana e Ipanema, e l’iconico Cristo Redentore. Fate una passeggiata nella foresta della Tijuca e visitate il quartiere bohemien di Santa Teresa.

In Perù invece troviamo Cusco. Questa città è la porta di accesso al sito archeologico di Machu Picchu, un Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Non perdetevi il Mercato di San Pedro e il sito inca di Sacsayhuamán.

In Colombia merita una visita Cartagena. Questa città affascinante sul mare dei Caraibi è famosa per le sue mura coloniali, le strade acciottolate e i vivaci edifici color pastello. Visitate il Castillo de San Felipe de Barajas e il quartiere Getsamani.

In Cile invece è bene menzionare Santiago. Questa metropoli moderna è circondata da montagne spettacolari. Non perdete il Palacio de La Moneda, il Mercato Centrale e il Parco Metropolitano, che offre una vista panoramica della città.

Mete Naturalistiche da visitare 

In Patagonia, Argentina e Cile ci sono paesaggi mozzafiato di montagne, laghi e ghiacciai. Potete volare a El Calafate in Argentina o a Punta Arenas in Cile e da lì organizzare tour ed escursioni.

L’immensa foresta pluviale dell’Amazzonia è invece accessibile da vari paesi, ma le località più popolari per visitarla sono Manaus in Brasile e Iquitos in Perù.

Le Galápagos in Ecuador sono invece famose per la loro unica fauna selvatica. L’aeroporto più vicino si trova sull’isola di Baltra. Da lì, è possibile prendere un traghetto per le altre isole.

Il Salar de Uyuni si trova in Bolivia: Il più grande salar del mondo offre un’esperienza unica. Si può volare a Uyuni e da lì prendere un tour.

Le Angel Falls in Venezuela: sono innvece le cascate più alte del mondo. Per arrivarci, è necessario prendere un volo interno per Canaima, da dove si possono organizzare escursioni in barca e a piedi.

Quando Andare in Sud America

La migliore stagione per visitare il Sud America dipende dalle specifiche destinazioni. In generale, il periodo tra aprile e ottobre è ideale per visitare la regione andina, mentre le regioni più tropicali, come il Brasile e la Colombia, possono essere visitate durante tutto l’anno.

Le zone più meridionali, come la Patagonia, sono migliori da novembre a marzo.

Quali raccomandazioni seguire

Come in ogni viaggio, è importante prestare attenzione a certi aspetti. Nonostante la maggior parte del Sud America sia relativamente sicura per i viaggiatori, la criminalità può essere un problema nelle grandi città.

È consigliabile non ostentare oggetti di valore e evitare le zone non turistiche di notte. È anche importante essere al corrente delle vaccinazioni necessarie prima del viaggio, come la febbre gialla e il tifo. Infine, rispettare le culture locali e le norme ambientali è essenziale per un viaggio responsabile e gratificante. Buon viaggio!

 

Vacanze in Italia: una visita alle cascate più belle del Bel Paese

L’Italia è un paese che non smette mai di stupire e incantare, grazie alla sua ricchezza in termini di arte, cultura e storia. Ma non è solo il patrimonio artistico-culturale a fare di questa nazione una destinazione imperdibile. Le sue bellezze naturali, dai maestosi monti alle cristalline acque marine, fino ai parchi e alle cascate, giocano un ruolo fondamentale nell’attrarre sempre più visitatori da tutto il mondo.

I parchi e le cascate: gioielli nascosti

Spesso nascoste all’interno di parchi naturali o riserve protette, le cascate italiane sono un esempio sorprendente di come la natura possa offrire spettacoli di una bellezza mozzafiato. Queste meraviglie naturali, che sembrano sculture modellate dal tempo, offrono agli amanti dell’outdoor un’esperienza unica, combinando il piacere della scoperta con quello della contemplazione. Ecco, quindi, le cinque cascate più belle da visitare in Italia.

Cascate del Varone

Le Cascate del Varone si trovano in Trentino, a pochi chilometri da Riva del Garda. Questo gioiello naturale, incastonato all’interno di un parco di circa 100 anni, è un luogo dove l’acqua si fa spettacolo. Nascoste all’interno di una grotta, queste cascate regalano un’esperienza multisensoriale, in cui il fragore dell’acqua si mescola al fresco della roccia e all’odore di muschio. Visitare le Cascate del Varone significa immergersi in un ambiente di incredibile bellezza, dove natura e storia si intrecciano in maniera indissolubile (maggiori info qui).

Sono facilmente raggiungibili in auto. Dal centro di Riva, si può prendere la direzione di Rovereto, e poi seguire le indicazioni per le cascate. È disponibile un ampio parcheggio a pagamento. È anche possibile raggiungere le cascate con l’autobus, con linee che partono dal centro di Riva.

Cascate delle Marmore

Nel cuore dell’Umbria, vicino Terni, si trovano le Cascate delle Marmore. Queste spettacolari cascate sono frutto del lavoro dell’uomo e della natura, essendo state create dai Romani nel 271 a.C. Con un salto totale di 165 metri, diviso in tre tratti, rappresentano la cascata più alta d’Europa e offrono un panorama indimenticabile.

Le Cascate delle Marmore si possono raggiungere sia in auto che in treno arrivando a Terni e prendendo un bus fino a destinazione. Chi si sposta con il proprio veicolo può lasciarlo in un ampio parcheggio a pagamento.

Cascata del Rio Verde

Situata nel Parco Nazionale della Majella, in Abruzzo, la Cascata del Rio Verde è un’autentica perla. Formata da tre salti, il maggiore dei quali raggiunge i 200 metri di altezza, questa cascata è un esempio di come l’acqua, scolpendo la roccia nel corso dei millenni, possa creare opere d’arte naturali. Per raggiungere la cascata, c’è un breve sentiero a piedi.

Cascate del Serio

Le Cascate del Serio, situate in Lombardia, sono tra le più alte d’Italia. Questa cascata si distingue per il suo aspetto particolarmente selvaggio e imponente, con tre salti che, sommati, raggiungono un’altezza di 315 metri. Per arrivare alle cascate è possibile partire da Valbondione e procedere per un sentiero con un cammino di circa un’ora.

Cascate di Saent

Infine, le Cascate di Saent, nel Parco Nazionale dello Stelvio, in Trentino Alto Adige, sono uno spettacolo da non perdere. Queste cascate, circondate da un ambiente alpino di rara bellezza, si impongono per la loro potenza e per l’atmosfera di pace che riescono a creare. Vicino è disponibile un parcheggio gratuito. Da Rabbi parte un sentiero che conduce alle cascate, con un cammino di circa due ore.

Consigli e suggerimenti

Si consiglia di prendere tempo per esplorare i parchi in cui si trovano le cascate, per godere al meglio di tutto ciò che questi luoghi hanno da offrire.

Non dimenticare di portare una macchina fotografica per immortalare le splendide viste, e degli scarponcini comodi per le passeggiate. Inoltre è importante rispettare sempre la natura e lasciare i luoghi visitati puliti, per preservare la bellezza di questi ambienti per le future generazioni.

Dissesto idrogeologico: infrastrutture in perenne rischio

L’Italia è un paese fortemente colpito dal dissesto idrogeologico, un fenomeno altamente pericoloso legato anche al cambiamento climatico. Infatti, per colpa delle piogge torrenziali e d evento meteo violenti, il terreno frana e si assiste a fenomeni anche piuttosto pericolosi.

La necessità di una mappatura del rischio sulle infrastrutture

Occorre quindi attivare il prima possibile una metodologia integrata con scanning 3d per operazioni di mappatura rispetto al rischio idrogeologico che interessa tutte le grandi infrastrutture a sviluppo lineare.si tratta precisamente di infrastrutture a rete come strade, autostrade, Ferrovie e viadotti situati in aree dove si osserva un importante fenomeno di dissesto idrogeologico.

Non è necessario che si tratti di eventi di grande dimensione poiché anche fenomeni di piccola entità localizzati sul territorio possono produrre gravissimi danni. I dissesti superficiali di piccolo volume non vanno quindi ignorati dalle cartografie ufficiali poiché anche essi possono compromettere in maniera importante la sicurezza delle principali infrastrutture per il trasporto.

Il primo passo per affrontare il problema prevede un’analisi attenta del territorio che utilizzi i principali e più avanzati strumenti di mappatura. Diverse regioni hanno già stanziato fondi per queste operazioni ma sempre più spesso la loro previsione è limitata. In altre parole, la lungimiranza delle operazioni di ma Tura del rischio va aumentata per evitare di ritrovarsi in situazioni di catastrofe. L’emergenza, oltre a creare problemi a persone e cose a livello locale, spesso spinge i territori a richiedere lo stato di calamità naturale che rappresenta un alto costo per lo Stato e quindi la collettività. Vale quindi la pena investire preventivamente in operazioni di ma mappatura per attuare le dovute misure preventive.

L’importanza dell’approccio multiscala che va nel dettaglio

Un approccio multiscala è fondamentale per permettere a chi gestisce le infrastrutture di identificare tutte le arie potenzialmente critiche grazie all’utilizzo di diversi livelli di analisi che vanno sempre più nel dettaglio. Grazie a questo tipo di approccio, le indagini che richiedono maggiore tempo e quindi anche maggiori costi, vengono richieste solo dove il sistema evidenzia una criticità maggiore.

Bermuda: i must have per il guardaroba maschile

Sfoggiati anche di colore rosso con calzettoni al ginocchio dalla star Pedro Pascal al Met Gala di quest’anno, i bermuda sono tornati protagonisti della scena. I bermuda non possono quindi mancare nel guardaroba maschile poiché rappresentano il giusto compromesso tra la freschezza e anche l’eleganza. Possono essere in versione sportiva e cargo oppure con un taglio più sartoriale magari da abbinare a una giacca per un per formare una rivisitazione del classico tailleur. Ma bando alle ciance e vediamo subito alcuni esempi.

In filati naturali

Quelli in cotone sono pantaloni bermuda perfetti per essere comodi ma senza dimenticare lo stile. Spesso il cotone viene abbinato con altre fibre naturali a partire dal Tancel, un filato naturale biodegradabile derivato dall’eucalipto in grado di evitare umidità e irritazioni. Quelli con le pensa si adattano alla perfezione anche a un altro capo il principe del guardaroba come polo filo di Scozia uomo.

Con tasche

I bermuda cargo color sabbia hanno una chiara ispirazione sahariana. Con l’aggiunta delle tasche laterali, diventano ancora più pratici. È proprio questo modello che risulta essere il preferito durante i momenti del tempo libero durante la bella stagione.

Colorati

I pantaloni Bermuda possono diventare anche un capo divertente e giovanile grazie alla scelta dei colori più sgargianti e vivaci. Le varie palette danno una vastissima gamma di possibilità per rendere il guardaroba più colorato, ideale anche per un ragazzo giovane. Tra i colori più belli della stagione c’è il giallo lime, il verde bosco, l’immancabile blu elettrico ma anche il lillà, cioè un viola tenue pastello molto delicato.

Fantasia

Se da una parte il guardaroba maschile si può arricchire con tanti bermuda colorate, occorre dedicare qualche parola anche a quelli fantasia. Sono davvero moltissime le possibilità per avere un bermuda fantasia da abbinare a un capo tinta unita o addirittura un’altra fantasia per un look più eccentrico e divertente. Infatti, non è più un tabù abbinare diverse fantasie tra di loro ma occorre essere abili nel selezionare soprattutto i colori della fantasia che devono riprendersi all’interno dell’outfit.

Partecipazioni matrimonio: cosa sono e come si consegnano

Forse non tutti ancora sanno che cosa siano le partecipazioni di matrimonio nel dettaglio ma soprattutto che cosa preveda il galateo in queste situazioni, motivo in cui molti incappano in errori banali e grossolani.

Partecipazioni matrimonio: che cosa sono

Si parla di Partecipazioni matrimonio per indicare gli inviti ufficiali alle nozze. Sono quindi dei semplici biglietti composti da una busta che contiene un biglietto con tutte le informazioni utili e necessarie. Ovviamente, si indica con precisione nome e cognome degli sposi, data e ora delle nozze. Si dà una precisa indicazione in merito alle location e su come raggiungere il luogo dove si tiene il pranzo e il successivo ricevimento che viene allestito grazie al noleggio attrezzature catering Roma. È anche possibile inserire un’indicazione in merito alla lista nozze e non bisogna dimenticarsi di indicare come inviare la conferma.

Partecipazioni matrimonio: come si consegnano

Dopo aver capito con esattezza che cosa siano le partecipazione di cui si sente tanto parlare durante l’organizzazione di un matrimonio, occorre chiarire alcuni punti in merito a come si consegnano. Gli inviti alle nozze devono esser ufficiali perciò ancora oggi, nonostante il mondo virtuale e informatico sia una realtà che pervade ogni ambito, si preferisce ancora consegnarle a mano. È una questione di rispetto riuscire a ritagliare il tempo per andare a consegnare l’invito a mano ad amici e parenti che desidera prendano parte a un giorno così speciale.

Tuttavia, esistono comunque delle eccezioni di cui parlare. Per parenti e amici che abitano lontani che non è possibile andare a trovare per la consegna a mano, è ammesso il mezzo posta. Se a ridosso della data ultima per confermare la propria presenza al matrimonio, ancora non c’è stata alcuna risposta, allora è concesso ed è bene fare una chiamata o inviare un messaggio per sapere che per caso la partecipazione arriva a destinazione oppure si è persa per strada. Tutto ciò sempre fermo restando che solo una chiamata, un messaggio o una e-mail è ancora considerato un segno di maleducazione.