I cartelli antinfortunistici vengono utilizzati dalle aziende per segnalare eventuali stati di pericolo. Grazie alla loro affissione, si può prevenire una situazione davvero pericolosa e in alcuni casi anche mortale. Pensiamo per esempio la necessità di segnalare un burrone, oppure la caduta di oggetti pericolosi da altezze rilevanti.

Il decreto 81/2008 gestisce tutto questo aspetto. Ogni cartello personalizzato o di tipo standard infatti ha lo scopo di segnalare un’attività, una situazione o un oggetto preciso. Esistono determinati aspetti che devono essere rispettati per poter offrire un’indicazione corretta e ben visibile a chi si trova a passare di li. I cartelli possono infatti essere di diverso tipo. Alcuni cambiano nel colore, altri sono cartelli segnaletici di tipo luminoso, altri di tipo acustico, altri ancora verbali o gestuali.

1. Il tipo di cartello

Analizziamo subito questo aspetto. C’è da sapere infatti che esistono tanti tipi differenti di cartelli antinfortunistici. I principali sono:

Cartelli di salvataggio e soccorso: si tratta di cartelli quadrangolari, bianchi e con uno sfondo verde. Servono per esempio la dove ci sono delle uscite di sicurezza, oppure in zone di soccorso o di salvataggio.

Cartelli di avvertimento: questi sono forse tra i più noti. La forma è quella di un triangolo, con uno sfondo giallo e sopra i disegni in nero. Avvisano sin da subito che una determinata situazione è a rischio.

Cartelli di sicurezza e antincendio: sono cartelli quadrangolari, con uno sfondo rosso e una scritta bianca. Si trovano praticamente in tutte le strutture e sono necessari per indicare una uscita antincendio o una zona di salvataggio o di soccorso.

Cartelli di divieto: la forma di questi cartelli è rotonda. Lo sfondo è sempre bianco e hanno una barra rossa che indica appunto il divieto di fare qualcosa che altrimenti potrebbe essere estremamente pericoloso.

Altri tipi: questi tipi di cartelli hanno scopi differenti. Alcuni servono a segnalare ostacoli, altri a indicare un pericolo nella circolazione, il rischio di caduta oggetti etc.

2. Nuovi cartelli

Un cartello personalizzato può essere particolarmente utile. In questo caso occorre rivolgersi alle aziende che si occupano di questo e fornire le indicazioni necessarie per la realizzazione dei nuovi cartelli.

  • Il materiale che si desidera
  • Le dimensioni del cartello
  • Il colore del cartello
  • Quali sono gli elementi testuali oppure quelli grafici

3. Normativa in corso

Tutti i cartelli antinfortunistici devono rispettare la normativa un corso, cioè il decreto legislativo 81/2008. In questo modo i lavoratori e qualsiasi altra persona sono protetti perché avvisati di una situazione di pericolo. Occorre quindi scegliere un buon posizionamento. Il cartello deve essere ben visibile anche a una distanza minima, da qualsiasi posizione ritenuta critica. Lo stesso vale per la lontananza. Deve essere visibile da una distanza di almeno due metri e in alcuni casi è necessario anche fino a 50 metri.

4. Evitare messaggi fuorvianti

Che siano messaggi testuali o a immagini, l’importante è che siano chiari a tutti. Non devono generare dubbio, il rischio sennò è quello di creare una situazione ancor più pericolosa.

Di Editore