Le impermeabilizzazioni industriali a Milano hanno lo scopo preciso di impedire il passaggio dell’acqua e dell’umidità. Sono due fattori davvero deleteri che possono causare non pochi danni. Per capire quali sono questi danni provocati da la mancanza di una buona impermeabilizzazione oppure dalla mancata manutenzione periodica di quella esistente, è sufficiente leggere quanto segue in questo breve focus che vuole far luce sull’argomento.

  1. Muffa, funghi e altre formazioni

In primis, le infiltrazioni di acqua provocano muffa, funghi e altri problemi simili all’interno degli edifici. Non è pensabile abitare con chiazze di umidità che provengono dal tetto e formazioni di muffa pericolosa per la salute. Anche in ambito industriale non è pensabile; la muffa può intaccare e rendere insalubre ogni genere di materia prima, semilavorato o prodotto finito, compromettendo l’intera produzione. La muffa è provocata dall’umidità ed è impossibile da mandar via se non si interviene sulla causa primaria, anche se si usano prodotti specifici come quelli a case di cloro e candeggina.

  1. Cedimenti e danni strutturali

Le infiltrazioni di acqua dovute a mancate e inadeguate impermeabilizzazioni industriali a Milano sono anche una possibile causa di danni strutturali all’edificio. L’incassante ma continuo lavoro di erosione dell’acqua provoca dei danni anche ai più solidi dei materiali usati per la costruzione come può esser il cemento armato. L’acqua può provocare distacco di soffitti, intonaco, muri, crepe, solchi e simili che compromettono l’integrità strutturale dell’edifico sia quelli ad uso civile che industriale.

  1. Dispersione termica

Un altro prossime problema che deriva dalla mancata impermeabilizzazione è la dispersione termica. Quando non è previsto un adeguato strato, è impossibile bloccare la fuoriuscita della temperatura dall’interno verso l’esterno, succede sia quando fa caldo che quando fa freddo perché se no vi è una barriera adeguata tra dentro e fuori, c’è passaggio di temperatura impedendo la creazione di un microclima adeguato alla vita, al lavoro, alla conservazione di prodotti e alimenti. Si provocano anche alti consumi degli impianti di riscaldamento e di raffrescamento dell’aria.

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