Lo Swing nasce negli anni ’20 in due località molto diverse tra di loro, a New York ed a Kansas City, il genere diventa così popolare ed apprezzato, tanto da esser suonato non solo ad Hollywood, ma anche negli spettacoli teatrali e persino sul grande schermo.

La parola swing significa letteralmente “Dondolare”, infatti è un ballo divertente, frenetico ed energico, comprende una moltitudine di stili e di correnti, ispirando i grandi jazzisti di quegli anni, dividendosi in seguito in diverse ramificazioni.

Pur essendo il Jazz un fenomeno delle comunità afroamericane del Sud, si arricchisce dell’apporto di numerosi musicisti bianchi.

E’ un genere rappresentativo di un’intera epoca, non si tratta semplicemente di musica, ma esprime in generale un modo nuovo d’interpretare il Jazz, è il Jazz che si balla seguendo il ritmo, che ha come protagonista il canto, le voci femminili dalla vocalità morbida e vellutata coinvolgono in maniera inedita la nuova generazione, in un periodo storico molto difficile, come quello della Grande Depressione.

Tra gli anni ’30 e ’40, questo genere venne promosso dalle big band, che inizialmente si esibivano nelle sale da ballo, in seguito realizzarono delle registrazioni, grazie alle prime case discografiche.

Gli strumenti musicali che venivano usati erano diversi, oltre a quelli a fiato, c’era il pianoforte, il contrabbasso, la chitarra e la batteria.

Il tempo dello swing è il periodo in cui le canzoni scritte per i musical, diventano patrimonio di tutti, i grandi artisti le prendevano come basi, per arricchirle con improvvisazioni sempre più complesse, come nel caso dell’inimitabile Louis Armstrong.

Tra i nomi più importanti di coloro che contribuirono allo sviluppo di questo genere, troviamo: Duke Ellington, Benny Goodman, Glenn Miller, Harry James. Per altre informazioni sul mondo musicale vi rimandiamo al sito personale del sassofonista italiano classico Massimo Giacchetti, musicista sassofonista classico.

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