Chi ha ancora sentito parlare delle cimici spia può averlo fatto anche nel quotidiano, non per forza mentre guardava un film di spionaggio. La cimice spia infatti ha un uso molto più comune di quello che si possa pensare e non è solo un dispositivo utilizzato per scopi di spionaggio internazionale. Lasciando da parte la produzione letteratura e cinematografica, vediamo di capire meglio di che cosa si tratta e come funziona questa apparecchiatura che è molto più diffusa di quello che molti sono portati a credere.

Che cos’è

Questo apparecchio prende il nome di cimice perché si tratta di una specie di microfono dalle dimensioni davvero piccole, tanto da essere paragonabile a un insetto. Il microfono nascosto può esser messo in un posto qualsiasi senza che venga scoperto perché non emette alcun tipo di suono o di luce per cui risulti invisibile e non rintracciabile a occhio nudo; solamente con apposite apparecchiature è possibile rilevare un dispositivo di questo tipo.

Quali sono le caratteristiche tecniche

Un registratore spia ha delle dimensioni davvero ridotte e può essere portato addosso per registrare ogni genere di conversazione al fine di raccogliere anche prove da presentare alle forze di polizia o anche a un avvocato per ricevere la dovuta tutela. Le cimici spia hanno un buon raggio di azione infatti sono in grado di registrare un suono di buona qualità anche il rumore di sottofondo è molo, come quello che viene generato da una strada molto trafficata. Anche se il microfoni spia è in una borsa o in uno zainetto, si riesce a registrare la conversazione. La batteria di questi dispostivi è a lunga durata così da poter registrare anche per 12 ore di fila e può essere ricaricata.

L’interruttore della spia serve per attivare la registrazione e chiuderla dopo aver finito. I dispostivi di sorveglianza come sono le cimici spia hanno una memoria molo ampia, infatti spesso possono contenere anche 36 ore di file audio che poi sono scaricabili su computer.

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