Molto probabilmente se stai per leggere questo articolo sei alle prese con lavori di ristrutturazione o devi sistemare qualcosa a casa che riguarda muri, piastrelle, tubi. Se non sei un’amante del bricolage, allora sei un carpentiere, un piastrellista o un idraulico, quindi un professionista.

Che tu sia alle prime armi o un esperto del settore edilizio, in questo articolo troverai spunti interessanti per capire meglio come sono fatti i dischi da taglio e i foretti diamantati che usi ogni giorno o che stai per montare per la prima volta sulla smerigliatrice o su un altro elettro utensile professionale.

Partiamo descrivendo la struttura degli utensili diamantati, per poi passare a come e quando è giusto usarli.

I dischi diamantati sono fatti di veri diamanti?

Credo che tutti sappiano che il diamante è l’elemento più duro in natura, ma è anche una pietra molto costosa che viene usata per gioielli di pregio. Non sarebbe economico usare dei brillanti naturali per la realizzazione di dischi diamantati e quelle che comunemente chiamiamo punte diamantate, ma che in realtà tecnicamente sono definite “foretti”.

Infatti, per realizzare gli elementi abrasivi di utensili diamantati vengono usati diamanti sintetici, quindi prodotti in laboratorio e non di formazione geologica.

Era circa la metà del ventesimo secolo quando venne finalmente realizzata la prima sintesi di diamante riproducibile, ma i tentativi risalgono addirittura alla fine del 1800.

I principali metodi con cui vengono realizzati i diamanti sintetici sono:

  • HPHT – High Pressure High Temperature (alta pressione e alta temperatura)
  • CVD – Chemical Vapor Deposition (sintesi a deposizione chimica da vapore)
  • Detonation Synthesis (sintesi per detonazione)

Molto spesso i diamanti creati artificialmente sono più duri di quelli che si trovano in natura, quindi particolarmente adatti per tagliare altri materiali.

Come sono fatti i dischi diamantati?

Le due principali parti di cui sono fatti i dischi da taglio sono:

  • Anima
  • Corona

L’anima è il disco d’acciaio di supporto sul quale viene saldata la corona abrasiva. L’anima è un elemento fondamentale, perché deve contrastare le vibrazioni che si sviluppano durante il taglio e deve anche resistere all’alta velocità di rotazione che una smerigliatrice o una troncatrice generano.

Come già accennato, la corona è la parte del disco diamantato che effettivamente taglia e può essere segmentata o liscia.

Diverse miscele di grani di diamanti e polveri di metallo, che poi vengono sinterizzate per diventare solide, vengono usate per creare corone e segmenti adatti ad ogni tipo di materiale.

Un altro elemento importante del disco diamantato da taglio è la giunzione tra anima e corona. Le tecniche con cui si effettuano le migliori giunzioni in questo tipo di utensili sono:

  • Brasatura
  • Saldatura laser
  • Sinterizzazione

Quando si usano gli utensili diamantati?

Il disco e il foretto diamantato devono essere usati, rispettivamente, per tagliare o levigare e forare materiali edili come: cemento armato, mattoni, piastrelle (anche in gres), marmo, pietre, metallo, materiali plastici.

Ogni utensile diamantato è studiato per uno specifico utilizzo e deve essere selezionato seguendo le indicazioni che i produttori inseriscono sui packaging e direttamente sugli utensili.

Se vuoi conoscere meglio il mondo degli utensili diamantati guarda quelli di Workdiamond, azienda che realizza dischi da taglio e foretti diamantati per tutte le esigenze.

Di Editore